A beginning is the time for taking the most delicate care that the balances are correct. This every sister of the Bene Gesserit knows. To begin your study of the life of Muad'Dib, then, take care that you first place him in his time: born in the 57th year of the Padishah Emperor, Shaddam IV. And take the most special care that you locate Muad'Dib in his place: the planet Arrakis. Do not be deceived by the fact that he was born on Caladan and lived his first fifteen years there. Arrakis, the planet known as Dune, is forever his place.
-from "Manual of Muad'Dib" by the Princess Irulan
Sto rileggendo Dune (sto rileggendo anche American Tabloid, si vede che e' un periodo di riletture) pero' stavolta in inglese. Ho un ricordo sbiadito non del libro, non tanto della trama quanto dell'effetto che mi fece il libro stesso rispetto al film.
Bello, visionario e dettagliato come poche altre opere, Herbert e Lynch si fondono e confondono nella mia mente e non mi dispiace.
Arrivato alla fine decidero' se vale la pena leggere gli altri, che non ho mai cagato di striscio perche' tutti mi dicono essere bruttarelli.
Una cosa va detta: e' veramente - veramente - leeeento.
giovedì 17 luglio 2008
Dune
martedì 15 luglio 2008
Berlino, la luce e l'ombra
Berlino era bella, enorme ed elettrica, per dimenticare la sua tristezza.
Non ci sono ramblas, non c'e' un centro storico, non c'e' il porto. C'e' l'aria e la sensazione di una grande metropoli. Un po' troppo nord-europea, quindi un po' troppo cemento.
In un giorno e mezzo non sono stato capace di annusare abbastanza l'aria, la gente. Non l'ho capita, Berlino, non l'ho conosciuta.
Ma ci tornero', perche' va approfondita. Ci sono molte cose che non ho visto e voglio vedere. Forse non trovero' quell'angolo di citta' che ti rimane nel cuore, forse e' impossibile in una citta' su cui hanno passato la gomma da cancellare tante volte e che ora sta rinascendo come un inno alla modernita'.
Forse la chiesa qui in foto, la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche. Trovo che questo misto di antico e moderno sia bellissimo, trovo questo scorcio di un romanticismo da lacrime. Mi dicono che le lacrime si versano davvero, entrando a vedere cosa c'e' dentro.
Vedere prima la Potsdamer Platz e solo dopo visitare il Checkpoint Charlie, vedere le foto di come la piazza era prima, seguire il tracciato del muro. Forse aiuta, perche' rimane in circolo l'adrenalina delle luci e della vita, e le ombre non ce la fanno a sommergerla.
venerdì 11 luglio 2008
La Cattedrale del Mare, Falcones Ildefonso
Immagino che a uno spagnolo, anzi a un catalano, La cattedrale del mare dia emozioni diverse. Si tratta di un viaggio storico in un tempo in cui Barcellona era Citta’ Libera, il Regno di Spagna costantemente in guerra con i mori, con i genovesi, con i corsi. Peccato che l’excursus storico sia poco significativo per chi e’ ha nel proprio sostrato l’Italia dei Comuni. Il problema di questo libro e’ che c’ha scritto “Ken Follet” tutti intorno: c’e’ il set up da romanzo storico, c’e’ la storia di soprusi e di classi sociali e di cadute e di rinascite e di vendette, c’e’ pure la cattedrale in costruzione… C’e’ pure la peste che fa da Deus Ex Machina.
Sto libro va bene come lettura da spiaggia, ma a 2 settimane dal completamento non c’è rimasto nulla, non c’e’ un eco, non c’e’ una vibrazione residua. E’ tutto troppo gia’ visto: storia, personaggi, valori…
Per lo meno, si lascia leggere bene, scorre via. I Pilastri della Terra, di Follet, e’ assai piu’ rotondo come libro (per quanto profondo possa essere Follet) ma qua e la’ si intoppa nella narrazione. Il paragone e’ inevitabile, Follet vince ma questo si difende con onore.
giovedì 10 luglio 2008
Daniele Silvestri - Roma, luglio 2008
Poca voglia di scrivere un resoconto, il concerto e' stato divertente e mi sono divertito. Uno spizzico di Paranza, ma proprio per bagnarsi le labbra.
Certo che ascoltare musica cosi' e' un'altra cosa rispetto allo stadio. Si sente bene, si vede bene, non ci saranno 60k persone che strillano ma almeno puoi andare sotto il palco e la security non c'ha paura che uno monti su e tenti d'ingropparsi il cantante.
Pollice alzato per la cavea, insomma. Che mi dicono che l'auditorium, dentro, non sia buono per qualcosa che non sia musica classica, ma la' fuori con le stelle e questi due grossi crostacei che incombono - giganti silenziosi - l'atmosfera e' surreale.
venerdì 4 luglio 2008
Andiamo a Berlino, Beppe!!!
Domani si parte, una due-giorni di addio al celibato in terra germanica.
Data la cazzonaggine dei compagni di viaggio, mi sto preparando un programma alternativo: museo di pergamo, luoghi tipici, charlie point, muro e via dicendo.
Il primo che parla di locali di lap dance o peggio, so' botte.
Che gia' mi rode il culo.
Ad ogni modo, ricordardi si:
- fare la valigia
- caricare cellulare
- caricare videocamera
- caricare fotocamera
- prendere passaporto
E poi sara' quel che sara', speriamo di divertirci.
mercoledì 2 luglio 2008
Gli ufi di Pavlov
L'altra sera a cena qualcuno ha tirato fuori l'argomento ufo, anzi ufi. Ed e' saltato fuori che era stato colto da curiosita' irresistibile e si era guardato tutti i filmati degli avvistamenti su youtube, l'altro era andato a rileggersi di recente qualche resoconto su Roswell, l'altro si era messo a ripensare a quella volta che aveva visto la scia nel cielo e non era una cometa...
Insomma, gli ufi erano curiosamente nei pensieri di tutti.
Strano.
Qualcuno di noi aveva visto l'ultimo Indiana Jones, li' si parla di ufi, ma e' un collegamento troppo flebile.
Qualche giorno dopo sul corriere (online e cartaceo) c'e' tutto un insieme di articoli sugli ufi.
Questa e' una conferma: le idee girano, si diffondono a qualche livello nella gente, restano nel cervello, riemergono contemporaneamente...
Si, ma perche' riemergono? Ci deve essere stato un qualcosa, un qualche segnale occulto che ha risvegliato tutti e ha fatto lampeggiare la parola ufi nelle menti di tutti.
Sicuramente c'e' qualcuno che sta facendo marketing sulla nostra pelle, che si diverte a impiantare i semi e a svegliarli come gli pare a lui. La cosa drammatica e' che non me ne sono accorto: mi sarei aspettato di vedere qualche martellante pubblicita', una sequela di film e telefilm, talk show che parlano dell'argomento... insomma mi sarei aspettato che i canali per tale operazione fossero i mass media.
E invece nulla, sembra che questa coscenza degli ufi sia saltata fuori cosi', da sola, senza avvisaglie.
Stranissimo.
L'alternativa e' che qualcuno ha soffiato sul suo grosso fischietto a ultrasuoni degli ufi e tutti quanti abbiamo cominciato a pensare agli ufi.
Stranerrimo.
martedì 1 luglio 2008
Le tette e l'archeologia
"In definitiva, temiamo proprio che le nuove generazioni potrebbero considerare Indiana Jones solo una versione noiosa (e senza tettone) di Tomb Raider"
Non so dove l'ho letto, ma mi fa riflettere il come le prospettive si rovescino.
In effetti è Tomb Rider ad essere un Indiana Jones con le tette, cosi' come il protagonista de Il Segreto dei Templari ad essere un Indiana Jones noioso, triste e sfigato -e con la faccia di Cage non puo' essere altro.
Mi chiedo se quelli nati con la PSX non possano davvero giungere a invertire questo paradigma... un tempo la società proteggeva i giovani dall'ignoranza.
Ma, dicono quelli, il tempo e galantuomo e Dio non vorra'!
Oh, a proposito: e' proprio Indiana Jones eh!
Si, si, proprio. Magari non mi e' piaciuto molto l'ufo che si alza alla fine (dopo 3 mesi lo spoiler si puo' fare, l'ho letto sul codice penale) ma tutto il resto e' frusta&cappello al 100%. Non mi va di mettermi a fare il predicozzo da critico cinematografico mancato, ma sono stanco di sentire 'ste critiche da fan delusi da quelli stessi che hanno osannato Iron Man come campione del cinema d'evasione.
La storia e Spielberg mi saranno grati per aver vergato qui il mio apprezzamento.