Dexter sopra tutti, e poi Lost, i pur altalenanti Heroes e Battlestar Galactica.
E poi sotto i vari Grey's, 24, recentemente Mad Men... e arrivi pure a guardarti Knight Rider nuovo, perche' comunque la metti è meglio una serie americana palesemente scarsa che il 90% delle fiction italiane.
Che c'hanno paura pure a chiamarle "serie", vanno chiamate "fiction".
Perche' l'idea sola della serialita' (anche breve) fa paura: e se fa cagare? Quanti soldi buttati?
Perche' a chiamarle fiction si fa credere al bue popolo che si sta producendo un'opera di maggior valore, arte, cultura, mica un telefilm. E soprattutto occorre farlo credere a se' stessi e alla propria cerchia di amici, perche' nello Stivale la cosa che si fa di piu' e' parlarsi addosso, lodarsi, sbrodarsi, complimentarsi da soli e a vicenda su quanto si e' bravi, colti, eleganti e su quanto noi si facciano le cose meglio che nel resto del creato, e che se poi sembra che facciamo lammerda e' perche' la qualita' e' di nicchia.
E deve essere per questo che siamo un paese di settantenni che si dicono l'un l'altro che sono giovani e in gamba.
Salviamo Montalbano che pur ultimamente mostra il fianco, ma che e' stato per anni l'unica oasi nel deserto.
E salviamo Coliandro, perche' la prima puntata ci ha fatto innamorare del personaggio e gli abbiamo perdonato qualche sbavatura di troppo e la solita recitazione cagnesca di molti comprimari.
E salviamo Boris, che non ci credevamo quasi, all'inizio.
Salviamo poca altra roba.
Ma poi arriva Romanzo Criminale e allora ti rinasce la speranza e quasi la voglia, il desiderio e anche la rabbia perche' allora, cazzo, si puo' fare, lo sappiamo fare anche noi. Si puo' prendere una storia, si puo' scrivere una sceneggiatura con le palle, si puo' fare una regia e una fotografia che non sia maniera e zozzeria e soprattutto si possono prendere degli attori veramente bravi anziche' le solite zoccolette raccomandate, amanti di questo, figlie di quello.
Si puo' fare una produzione italiana al livello di Dexter.
Ieri e' stata la volta delle ultime due puntata, sparate in successione, finite col botto. Ma il botto serio. Perfetta la fine sotto ogni punto di vista: narrativo, estetico, simbolico. Come quasi perfette sono state le dodici puntate.
Standing Ovation per il quartetto d'attori principale, ignoranza mia il non averli mai visti prima, colpa di questa televisione italiana di merda l'avermi reso ignorante. Bravi tutti, ma immagine di apertura per Francesco Montanari - il Libanese nella serie - perche' nel finale e' un gigante.
A parte qualche cagnescheria veramente sporadica, una delle cose migliori viste nel 2008.
venerdì 16 gennaio 2009
Si Puo' Fare!
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